Sembravano due discorsi avviati, dai quali l’Inter contava (e forse conta ancora) di poter ricavare risorse preziose. Andrè Villas-Boas stravede per entrambi, avendoli anche avuti nella stagione del boom in Portogallo. Soprattutto con Guarin, uno l’Inter strappò alla Juventus a suon di milioni, i nerazzurri speravano di ricavare una bella cifra senza far arrabbiare Mazzarri, che lo considera troppo anarchico e non solo tatticamente, visto che anche nello spogliatoio i rapporti con gli argentini restano freddi, in alcuni casi anche piuttosto tesi.

Ebbene, Baldini pare aver posto a sorpresa il suo veto sull’operazione (il colombiano sarebbe pronto ad andare di corsa nella city londinese) dopo i sei gol incassati a Manchester contro il City di Pellegrini. Lì Villas-Boas ha anche tremato per la panchina, rimasta invece poi salda dopo un patto proprio con il direttore generale italiano, patto che nasce dalla necessità di valorizzare alcuni importanti acquisti estivi come ad esempio Erik Lamela.

Discorso analogo per Pereira, anche se gli inglesi cercano un calciatore per la corsia mancina. Oltretutto l’esterno è sul mercato anche in modo esplicito, tant’è che tra i primi a muoversi c’è stato proprio il Porto che avrebbe pensato di provarlo a riportare a casa offrendo Quintero (che fu proprio strappato ai nerazzurri) e un ritocco verso il basso dell’ingaggio. Trattativa complicata, così come complicato resta un eventuale passaggio agli Hotspurs a meno Baldini non dica sì, accontentando il proprio tecnico, ma per una cifra non superiore agli 8 milioni di euro.

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